I frutti del F.I.CO. prima parte

index

 

Pubblichiamo l’articolo di Wolf Bukowski raccolto sul salviamoilpaesaggio, forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio

 

 

Oscar Farinetti dice – testualmente – che Gesù era “il più figo di tutti”, perché “trasformava l’acqua in vino [e] moltiplicava pesci a tutta birra”. Allora voglio prendere a prestito un’espressione di questo gran figo, che è riportata da Matteo 7: l’albero si giudica dai frutti; un albero buono dà buoni frutti e un albero cattivo dà frutti cattivi. [continua…]

 

Pubblicato in sul territorio | Commenti disabilitati su I frutti del F.I.CO. prima parte

Sulla felicità, lettera aperta a Farinetti

Io questi che passano la vita ad essere anti qualcosa non li invidio. Non sono persone felici. Comunque vengano a dirci dove sbagliamo e ci dicano come cambiare. Li ascolteremo”.
Oscar Farinetti, 11 febbraio 2014

 

Tu ci dici, Farinetti, che non siamo persone felici, perché passiamo la vita a fare cose ‘anti’.

Dici che non ci invidi, e paternalisticamente ci inviti a spiegarti dove sbagli, promettendo che ci ascolterai.

Ma noi non abbiamo tempo, Oscar; non abbiamo tempo da perdere con i tuoi giochini retorici.

Abbiamo da coltivare la nostra esigente felicità.

Abbiamo pranzi anche noi da preparare, ma senza i tuoi cuochi milionari.

In quei pranzi mangiamo prodotti di cui conosciamo la storia; il pane che dividiamo viene da un forno clandestino; chi coltiva gli ortaggi e chi inforna il pane ha storie da raccontare che non ci stanno in uno dei tuoi stucchevoli cartelloni pubblicitari.

Abbiamo pranzi da preparare e da consumare con i compagni e le compagne.

Conosci bene la parola compagno, vero Farinetti? È chi divide il pane con te, cum-panis. I tuoi compagni sono i banchieri come Chiamparino, presidente della Compagnia di San Paolo, primo azionista della prima banca italiana, Intesa-Sanpaolo. I tuoi compagni sono i dirigenti della cooperazione rossa, colosso degli affari e della commistione tra politica e denaro. Il tuo compagno preferito è il Berlusconi ringiovanito ora presidente del consiglio. Questi sono coloro con cui tu dividi il pane, i tuoi compagni. Con questi compagni e compagne siete felici. Continua a leggere

Pubblicato in home | Commenti disabilitati su Sulla felicità, lettera aperta a Farinetti

Mercoledì 5 marzo assemblea pubblica

ass5marzo

 

Dopo la partecipata assemblea di Vicolo Bolognetti ci diamo appuntamento mercoledì 5 marzo alle 20.oo a Labàs per ragionare insieme su F.I.Co. e per costruire un percorso cittadino condiviso che sia in grado di opporsi alla nuova grande opera bolognese.

Pubblicato in home | Commenti disabilitati su Mercoledì 5 marzo assemblea pubblica

Giovedì 13 febbraio Assemblea Pubblica

fico_ok_col

La foglia di fico si presenta e apre alla città un momento pubblico di discussione sulla nuova grande opera bolognese F.I.CO.

Rivendichiamo il diritto collettivo a decidere dell’uso e destinazione dei territori in cui viviamo e della provenienza dei cibi che mangiamo.

Rivendichiamo la difesa della nostra salute e dei nostri territori, contro la precarizzazione del lavoro e la Grande Opera F.I.CO. che completa l’accerchiamento di Bologna tra Passante Nord, TAV e Variante di Valico.

L’incontro si inserisce all’interno delle iniziative promosse nel mese di mobilitazione solidale con i no tav arrestati.

 

>>> mercoledì 12 febbraio dalle 12.oo alle 15.oo la mensa autogestita Eat the Rich sarà dedicata al progetto della foglia di fico. Venite a provare i manicaretti..quelli fichi e boni per davvero!

Pubblicato in home | 1 commento

F.I.CO.!Si mangia lentamente, ma si sfrutta in fretta

Su una cosa Farinetti avrebbe anche ragione, i nostri sindacati non spiccano per attitudine al nuovo, tendendo semmai alla loro autoconservazione. Ma che questo venga detto da colui che retribuisce 800 euro al mese un lavoratore per ben 40 ore settimanali, beh questo sembra decisamente meno ragionevole.

I fortunati lavoratori sono quelli della catena di cibo di qualità e di lusso Eataly figlia dell’imprenditore Oscar Farinetti, ora promotore del progetto F.I.CO. acronimo di fabbrica italiana contadina, definita da più parti come la “Disneyland del cibo” che secondo i piani dovrebbe sorgere nella zona ex caab, proprio a ridosso di una lottizzazione di nuove residenze approvata dal Comune di Bologna.

Il progetto F.I.CO. presenta una buona quantità di criticità, che vanno dalla stessa strategia su cui si fonda, proponendosi di divenire il polo urbano post expo 2015 (in questi casi si parla del percorso EXBO), alla tipologia di produzione che viene messa letteralmente in scena. Stiamo infatti parlando di un progetto che mira a spettacolarizzare l’intera filiera agroalimentare attraverso la riproduzione del mondo contadino in sale create ad hoc, snaturando e decontestualizzando così una delle realtà culturali più importanti ed antiche.

Non meno importante è l’aspetto del modello di lavoro di cui quest’impresa si fa carico. Se i prodotti sono venduti come sani e garantiti, le forme contrattuali messe in campo da Farinetti all’interno della sua attuale catena, sono certamente meno genuine. Continua a leggere

Pubblicato in sul lavoro | Commenti disabilitati su F.I.CO.!Si mangia lentamente, ma si sfrutta in fretta

C’era una volta la campagna

 
verdure
 
Gli uomini mangiavano ciò che essi non avevano coltivato,
più nessun vincolo li legava al proprio cibo,
la terra si apriva sotto il ferro e sotto il ferro gradatamente inaridiva:
nessuno c’era più ad amarla o a odiarla.
Nessuno più la supplicava o malediceva
J. Steinbeck, Furore, 1939
 

C’era una volta la campagna.

Nella campagna ci vivevano i contadini e le contadine.

Era una vita dura, povera, a volte forse anche felice.

Era dura soprattutto perché la terra non era quasi mai di chi la lavorava.

Poi sono arrivate due guerre. Poi sono arrivate le sirene delle fabbriche.

In molti sono stati ammaliati dal loro canto. E sono morti: di silicosi, di tristezza, di amianto o di appartamento. E in campagna sono rimaste solo le “trattrici”.

E la campagna si è trasformata in una fabbrica. Una Fabbrica Omologata a Cielo Aperto.

Bisogna fare così e basta. Perché l’ha detto il tecnico, l’associazione, il consorzio, il Mercato. Bisogna fertilizzare, diserbare, avvelenare, produrre, fertilizzare, diserbare, avvelenare, produrre.

Per niente. Per poter continuare a lamentarsi ogni anno del prezzo delle mele troppo basso. Perché è così, l’ha detto il Mercato. L’ha detto la Grande Distribuzione.

Avanti e indietro, avanti e indietro, le trattrici rivoltano la terra per un paesaggio fatto su misura per gli aeroplani.

Si montano e si smontano pezzi dentro i solchi o lungo le file, pezzi destinati a diventare mangime industriale. I contadini, ridotti a “fantocci meccanici” dentro le cabine delle trattrici, non toccano più la terra. Solcano i campi come Grandi Magazzini. Muletti, nastri trasportatori, catene di montaggio. Controllo qualità, pezzatura, velocità, quantità, efficienza.

Barbabietole da zucchero, mais, frumento, medica, patate, barbabietole da zucchero, mais, frumento, medica, patate, barbabietole…Monocolture a rotazione, quando va bene, per ettari ed ettari…

Nel frattempo le città sottovuoto mangiano queste tonnellate di monocolture confezionate in meravigliosi packaging di design. Nel frattempo le città, trasformate in ologrammi di se stesse, abbandonano i propri centri al consumo e alla museificazione. Le periferie, non più campagna, non ancora città, si ingrossano di palazzine e si fanno chiamare new towns. La suburbana, il giardinetto, il posto auto garantito e il gioco è fatto. Le nuove città invisibili. Continua a leggere

Pubblicato in sull'agricoltura | Commenti disabilitati su C’era una volta la campagna

Lavoro fico

Non c’è stato quasi neanche il tempo di annunciare il progetto del F.I.CO. che i poteri economici della città fanno già a gara a chi è più magnanimo.

CoopAdriatica, Granarolo, Unindustria, Eataly, varie banche e tutti i vari colossi che vi vengono in mente, vogliono generosamente stanziare soldi, fondi destinati alla città chiaramente, non si pensi che lo facciano perchè da queste grandi opere si guadagnano milioni, anche se non verrano mai finite, o forse neanche mai iniziate… come la Val Susa ci mostra ogni giorno.

E così ci troviamo a dover ascoltare i deliri del patron di Eataly che dice di godere ogni volta che assume qualcuno. Per fortuna che gode lui, perchè di certo non lo fanno i lavoratori di Eataly, con contratti precari, ritmi massacranti, salari da fame, a cui si aggiunge l’obbligo di un’adesione morale ai principi dell’azienda… che per ironia della sorte sono “sostenibilità, responsabilità e condivisione”. Continua a leggere

Pubblicato in sul lavoro | Commenti disabilitati su Lavoro fico

Turismo fico

Virginio Merola è pronto a partire in missione da Enrico Letta. Il sindaco di Bologna, quindi, ha preso la sua decisione, potrebbe andare a Roma dal Presidente del Consiglio per occuparsi personalmente di una questione di massima importanza: trovare i fondi per la realizzazione di F.i.co., il parco tematico del cibo pensato da Oscar Farinetti ed Andrea Segrè.

Succede così che l’attenzione delle amministrazioni si concentri su come trovare e mettere in atto fenomeni attrattivi, che riescano ad attirare quanti più clienti possibili.

F.i.co. è l’esemplificazione dell’ epocale cambiamento rispetto alle storiche direttive che un tempo guidavano le politiche urbane. Oggi la tendenza è verso la creazione della città scintillante ed incantata che seduca, incanti ed attiri.

Di conseguenza la bellezza della città acquista una posizione centrale tra i maggiori fattori generatori di ricchezza e non c’è nulla di più bello, oggi, della natura e del cibo.

Ed è così che la città si piega e si fa mezzo per la creazione e la riproduzione di eventi, capaci di catalizzare ricchezza, rischiando di diventare essa stessa un grande enorme evento. Continua a leggere

Pubblicato in sul turismo | Commenti disabilitati su Turismo fico